mercoledì 25 novembre 2009

L'affascinante mondo della subacquea


E’ noto che noi del OKT amiamo il lago tanto da girarlo in lungo e in largo con i nostri kayak, ma c’è qualcuno a cui piace viverlo anche dal di sotto!!


E’ il caso di Marino e Stefano, sommozzatori brevettati di 2° livello avant, con circa 40 immersioni alle spalle. E allora Marino ci racconta alcune sue esperienze e qualche consiglio sull’argomento:
“Questo è il periodo propizio x immergersi nel lago di Lecco, in quanto l’acqua, raffreddandosi, tende a diminuire le sospensioni e quindi diventa più limpida anche nei primi metri. Con queste condizioni favorevoli, l’immersione diventa molto bella e divertente, così come lo è stata quella di sabato scorso al ‘Rapanuy’ in località Moregallo.

La domanda che tutti mi pongono è sempre la stessa: ma cosa c’è da vedere?. Beh, sicuramente il lago non è paragonabile al mare dove tutto è più caldo, luminoso e colorato… nel lago ci si deve accontentare di cose minori ma nello stesso tempo altrettanto belle e interessanti. Ecco alcuni esempi:

- Al Rapanuy, alla profondità di 15 metri, si trovano 2 vecchi motoscafi e una grandissima ‘campana’ posata dal ‘Club Bergamo Sub’ dove è possibile entrare dal basso e risalendo si trova una grossa bolla d’aria respirabile.

- Al Nautilus, sempre in zona Moregallo, si possono osservare: una vecchia Jeep, una statua della Madonna, e persino una riproduzione di un bronzo di Riace che, vi assicuro, mette quasi paura a chi non se lo aspetta. Un km circa più a nord, alla profondità di circa 17 metri, è visibile un pinnacolo naturale dalla forma rassomigliante ad un cavalluccio marino gigantesco!

- A Mandello, in zona ‘Moto Guzzi’, c’è una bellissima parete di roccia con diverse insenature nelle quali è facile trovare la presenza di lucci, persici e botatrici, mentre alla profondità di 28 metri si trova una bella Madonnina posata dal nostro Club “Obbiettivo Sub” nel quale io e Stefano abbiamo frequentato i corsi e che consiglio a chi volesse iniziare questo sport.

- A Perledo si può trovare un’autobotte posta alla profondità di 15 metri. Qui ci vanno soprattutto i principianti, grazie alla facilità che comporta questa immersione.

Le immersioni si effettuano non solo di giorno, ma soprattutto di notte!
Una delle uscite più belle è stata infatti una notturna fatta l’inverno scorso con Stefano: indescrivibile l’emozione di stare nel buio con la torcia e abbagliare lucci e altri pesci appoggiati sul fondo nel dormiveglia!

Fare immersioni non è pericoloso, bisogna solo rispettare poche ma importanti regole, perché il lago non perdona chi improvvisa, ma ripaga i suoi appassionati con emozioni da favola!”




martedì 3 novembre 2009

L'antico ponte sommerso

Non tutti sanno che nel lago di Annone ed esattamente tra le 2 penisole di Annone ed Isella, esisteva un antico ponte (probabilmente di epoca romana) che collegava appunto i 2 lembi di terra. Il piccolo bacino lacustre rappresentava infatti un ostacolo ai collegamenti tra gli abitanti di Lecco e di Como. Molto probabilmente fu per ovviare a questo problema che venne costruito un ponte di collegamento tra le 2 penisole. Ormai dell'antico ponte non rimangono strutture integre, ma nelle giornate in cui l'acqua è più limpida, non è difficile notare dal nostro kayak delle grosse pietre squadrate che giacciono in maniera disordinata sul fondo del lago. E' molto probabile che la maggior parte delle pietre affioranti sia stato riutilizzato nel corso degli anni per la costruzione di edifici presenti nelle immediate vicinanze delle rive. E' facile inoltre vedere delle strutture di legno poste a distanze regolari di circa una decina di metri utilizzate probabilemnte come montanti per sorreggere le lastre di pietra e in cementizio. Di seguito riporto alcune foto scattate durante una perlustrazione subacquea grazie alla collaborazione dell'associazione "Archeologia e passato" di Montevecchia.