Non tutti sanno che nel lago di Annone ed esattamente tra le 2 penisole di Annone ed Isella, esisteva un antico ponte (probabilmente di epoca romana) che collegava appunto i 2 lembi di terra. Il piccolo bacino lacustre rappresentava infatti un ostacolo ai collegamenti tra gli abitanti di Lecco e di Como. Molto probabilmente fu per ovviare a questo problema che venne costruito un ponte di collegamento tra le 2 penisole. Ormai dell'antico ponte non rimangono strutture integre, ma nelle giornate in cui l'acqua è più limpida, non è difficile notare dal nostro kayak delle grosse pietre squadrate che giacciono in maniera disordinata sul fondo del lago. E' molto probabile che la maggior parte delle pietre affioranti sia stato riutilizzato nel corso degli anni per la costruzione di edifici presenti nelle immediate vicinanze delle rive. E' facile inoltre vedere delle strutture di legno poste a distanze regolari di circa una decina di metri utilizzate probabilemnte come montanti per sorreggere le lastre di pietra e in cementizio. Di seguito riporto alcune foto scattate durante una perlustrazione subacquea grazie alla collaborazione dell'associazione "Archeologia e passato" di Montevecchia.
La storia di questo ponte è inserita nella mia tesi di laurea, che prevede un ponte ciclopedonale a scavalco del canale e un sistema brevettato di passerelle modulari.
RispondiEliminaLa cosa interessante è che la tecnica costruttiva dell'antico ponte è identica ad altre realizzazioni romane in zone paludose del nord europa, tale per cui il ponte aveva per così dire doti di "autogalleggiamento", riducendo il lento sprofondamento nel fondale melmoso.
Io ho "travasato" questo concetto nel mio brevetto applicandolo alle passerelle.
Un saluto.. Kayatrek
E' passato un po' di tempo, è possibile avere notizie sulla tua tesi?
EliminaGrazie
(architettospreafico@libero.it)
Buonasera,
Eliminasono interessato ad approfondire l'argomento della tesi riguardante i ponti romani come probabilmente era il ponte che collegava la penisola di Isella con il territorio di Annone e di cui rimangono resti lungo il probabile tracciato (deducendolo dagli studi fatti e pubblicati dallo Storico Antonio T. Sartori nel 1975/1976 a seguito di indagini subacquee svolte nel 1973 dal gruppo Archeo-Sub Lombardo su iniziativa del Prof. Mario Mirabella Roberti).
Se qualcuno mi può dare qualche indicazione sull'allora studente che svolse questa tesi che cita nella sua mail del 4 novembre 2019 che pubblicate
Che bello sarebbe ricostruirlo! Ma la tua tesi è stata pubblicizzata? Se riesci a mandarmi qualcosa la pubblico sul blog più che volentieri!
RispondiEliminaciao.
E' passato un po' di tempo, non sono state reperite informazioni sulla tesi dell'utente precedente?
EliminaGrazie
(architettospreafico@libero.it)
A volte lo sport è anche cultura, dev'essere bello fare queste "scoperte" da un punto di vista particolare come quello di chi fatica con i remi !
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