Procede il lavoro di monitoraggio e risanamento delle acque del lago di Annone ad opera del Consorzio del lago di Annone e della Provincia di Lecco. Grazie infatti al contributo del biologo dott. Negri, i cinque comuni rivieraschi stanno attuando con cadenza mensile uno scrupoloso controllo del “carico esterno”, vale a dire delle acque portate nel lago dagli immissari.
Il “carico interno” (le acque del lago) è invece monitorato dalla Provincia, che si sta occupando della gestione del recente impianto di sifonamento delle acque ipolimniche (cioè profonde) del lago di Annone est che ha come obiettivo principale la rimozione del carico interno di fosforo, cioè delle notevoli quantità di fosforo inorganico rilasciate dai sedimenti del lago di Annone durante la fase di “anossia ipolimnica” (cioè della mancanza di ossigeno nello strato più profondo e più freddo del lago). Un intervento che pare stia dando dei buoni risultati, anche se la presenza delle alghe permane come dimostrano le foto scattate solo qualche giorno fa sulla riva di Sala al Barro.
Il presidente del Consorzio del lago e sindaco di Annone Carlo Colombo ha infatti annunciato a questo proposito un’assemblea pubblica in programma nei prossimi mesi: “Abbiamo intenzione di indire un’assemblea pubblica con la partecipazione del biologo Negri per mostrare alla cittadinanza lo stato di salute del lago, indicando anche le azioni intraprese e gli obiettivi futuri”.
Il presidente del consorzio ha anche voluto distinguere l’opera di monitoraggio dal lavoro di sfalcio e di pulizia dalle erbe acquatiche: “Il lavoro di monitoraggio vede già impegnati i comuni rivieraschi, per quanto riguarda invece lo sfalcio, abbiamo in programma un incontro con la Provincia per rendere l’intervento di pulizia dalle aree acquatiche più mirato”.
Un intervento che andrebbe a ridurre la grossa presenza di alghe in alcune zone, anche se il sindaco Colombo ha voluto comunque sottolineare il carattere fisiologico di alcuni fenomeni: “In determinati periodi dell’anno alcune sostanze si decompongono naturalmente, bruciando ossigeno e conferendo un particolare colore all’acqua. Si tratta di fenomeni fisiologici e inevitabili, impossibili da eliminare, l’obiettivo, semmai, è quello di ridurre gli eccessi”.
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